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Tradizioni siciliane: "A fuitina"
Fuitina, fuga repentina(riferita all'innamorato che prende il volo)
è propria dei giovani innamorati che, vedendo contrastata la loro unione, scappano di nascosto costringendo i parenti alla realtà di un matrimonio riparatore.
Sovente però era anche l'espediente a cui ricorrevano le classi meno abbienti per evitare le spese del matrimonio e del ricevimento nuziale.
La troviamo anche in alcune leggende come ad es. una delle due sulla fondazione di Pollina... Donna Polìna, una principessa normanna che innamoratasi di un visir arabo si ritrova costretta a fuggire con l’innamorato a causa della contrarietà dei fratelli: una classica "fuitina". Vagarono gli innamorati di terra in terra cercando un luogo idoneo per difendersi dai fratelli di lei e nello stesso tempo degno del loro amore. Pollina fu la loro fortezza e il loro nido.
In un passato recente, in Sicilia, la fuitina veniva pure simulata quando i due innamorati venivano colti in flagrante, allora per salvare l'onore della famiglia si ricorreva a questo espediente e quando i due innamorati tornavano il padre della sposa rifiutava di parlare con la figlia, i rapporti tornavano normali quando il ragazzo prometteva il matrimonio riparatore.
Altre volte la fuitina era la conseguenza di regole troppo rigide a cui dovevano sottostare i due fidanzati che esasperati decidevano di fuggire.
I fuiuti, raccontava mia madre, si sposavano ma sottostavano a delle altre regole, la sposa non poteva indossare l'abito bianco che era considerato simbolo di purezza e il matrimonio veniva di solito celebrato non all'altare maggiore e la chiesa non era illuminata come per i normali matrimoni.
Fonte: Forum “Sicilia Caffè”
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