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Silvano Bortolin: Come siamo caduti in basso...
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Da: silvano.bortolin@alice.it
Data: 24/10/2008 21.30.40
A: Giovanni Mazzi
Oggetto: ciao Giodimo
Giodimo, ti mando una lettera con un pensiero a Bove .... ciao Silvano
Come siamo caduti in basso.....
Con la rielezione di Collu per la 4’ volta vedo il tramonto del fantomatico splendore della sua reggenza ed è arrivato il momento più buio per l’ ENS.
Purtroppo ho notato innumerevoli disastri combinati da Lei in tutti settori ( dall’ assistenza alla FSSI) e anche nelle casse dell’ ENS e non sono unico a notare... la crescente ottusità dei dirigenti e diversi sordi accaniti.
Le uniche cose che ha fatto bene sono le regole ad personam all’ interno dell’ ente e del consiglio.
Solo in italia e non all’estero succedono queste situazioni ai danni dei sordi onesti.
Non ho bisogno di vedere questa gente comandare e succhiare i soldi ai soci senza nessuna motivazione e senza fine e scopro che anche i politici ed i giornalisti incompetenti o indifferenti non notano nulla tutte le attività indecenti all’ interno dell’ ENS ( basta leggere la sentenza di Mario Bove e la lettera di Zingariello).
Tutto perchè quando ci sono le autorità nascondono tutti i difetti e atti scandalosi mostrando piscine saune e buffet di alta classe.
Che schifo! Di sicuro la Collu ed assieme ai dirigenti passeranno dalla padella alla brace perchè vanno ancora a riscattare i poveri sordi : niente tessera niente agevolazioni!
Ormai l’ ENS è un prato incoltivabile e pieno di erbacce e molti soci prima o poi scapperanno via perchè non riusciranno più a seminare.
Prego il sig. Mario Bove di stracciare la tessera subito di non soffrire non cercare pretesti di non fare la vittima ma impegnarsi in qualsiasi modo con la sua intelligenza certo che con l’ aiuto dei sordi fuorusciti contro la supremazia dell’ ente le pretese di Collu e l’ arroganza dei dirigenti che calpestano tutti i diritti dei soci.
Sig. Bove capisco le sue aspirazioni proposte intenzioni e l’ orgoglio del simbolo dell’ ENS ma in questo momento è necessario cercare in altre maniere per fronteggiare l’ incapacità degli attuali dirigenti ENS se vuole portare la serenità il dialogo ed l’ assistenza a tutte le persone sorde e togliere i privilegi le “carte di credito”ecc ai dirigenti affamati.
Noto che la tessera è un oggetto sacro che rappresenta il simbolo per i i sordi ma in questo momento bisogna salvarsi dal naufragio di un ambiente diventato ostile a moltissimi sordi.
Sottolineo che la dignità è più importante della tessera ma l’ obiettivo è quello di imbavagliare tali persone per evitare che la torta piena di soldi se la spartiscono tra loro.
Vedo che ormai non esiste più il culto della “tessera” come simbolo caratteristico dei sordi così come “falce e martello” per i comunisti o “ fiamma tricolore” per i missini.
Non serve vivere negli allorinè venerare la tessera come oggetto sacro che è una raffigurazione antiquata ma serve adeguatamente un ambiente sereno tra i sordi pieno di rispettabilità senza discriminazione nel settore assistenziale sanitario e scolastico.
Comprendo che l’ ENS è la “casa madre” dei sordi ma la realtà in cui viviamo è molto cambiata così come per i vecchi democristianiche adoravano il DCfrequentavano la sede centrale ( di Roma) molto sacro al partito democristiano che adesso non esiste più.
Con questo l’ ENS deve essere un patronato e non una società di banchieri sordi che vivono di sovvenzioni e di altre entrate.
Così si avrà la fiducia e il consenso di tutti i sordi genitori e gli insegnanti e di altre persone interessati.
Vorrei chiarire infine che l’ ENS non è una “divinità associativa” o un “ambiente di assoluto privilegio” nei confronti dei soci sordi ma è solo una associazione o ente fatto da persone sorde che purtroppo ultimamente è diventato un ostacolo o una posizione inospitale a molti sordi e all’ esterno.
Dal convegno di Cagliari ho notato che non esiste più il profondo rispetto nei confronti dei ideali o dei principi sani o di dedizione alle attività collettive sociali genuine ma si coltivano solo atteggiamenti minacciosi nei confronti delle persone sordi deboli e l’ atteggiamento finanziario propagandistico tendente a proiettare quei dirigenti ad diventare azionisti di sovvenzioni dello stato e di entrate delle quote associative dei soci.
Non allungo altro e porgo i miei cordiali saluti
Silvano Bortolin
Fonte:
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