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Riconoscimento della lingua dei segni italiana
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Riconoscimento della lingua dei segni italiana (LIS)
Nelle Commissioni di Palazzo Madama
Collegato su sviluppo economico, semplificazione, competitività e processo civile in Commissione
Le Commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite hanno proseguito l'esame delle "disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonchè in materia di processo civile", previste dal ddl 1082, approvato dalla Camera e collegato alla manovra finanziaria 2009.
Il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto alle ore 18 di mercoledì 19 novembre.
Riconoscimento della lingua dei segni italiana (LIS)
Con la relazione del sen. Battaglia la Commissione Affari costituzionali ha avviato l'esame dell'Atto Senato 831 e connessi sulla lingua italiana dei segni.
Come si legge nella relazione, «i sordi in Italia sono circa 70.000, includendo in tale cifra sia coloro che sono nati sordi o che lo sono diventati nei primi anni di vita (e che quindi non hanno potuto acquisire il linguaggio parlato come i bambini udenti, a causa della sordità), sia le persone che sono diventate sorde dopo aver appreso il linguaggio parlato. Le difficoltà per una piena integrazione sono evidentemente molto maggiori per i primi, che possono imparare la lingua parlata solo dopo un lungo iter di riabilitazione. Nasce allora l'esigenza di uno strumento che consenta, in primo luogo, ai bambini sordi un pieno sviluppo cognitivo nell'ambito della propria comunità che includa sia persone sorde che udenti, sviluppo che costituisce la base per un pieno accesso all'istruzione, alla cultura e all'inserimento lavorativo e sociale. Tale strumento è rappresentato dalla lingua dei segni italiana (LIS), che è una vera e propria lingua, avente una propria specifica morfologia, sintattica e lessicale, e non soltanto una modalità di espressione della lingua italiana. La lingua dei segni infatti è la lingua naturale delle persone sorde perché per la sua modalità visivo-gestuale può essere acquisita in modo spontaneo dai bambini sordi con le stesse tappe del linguaggio parlato».
Fonte: http://www.avvisatore.it/ 20.11.08
Fonte:
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