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"Realtà e prospettive della biblioteca comunale di Gela"
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Realtà e prospettive della biblioteca comunale di Gela
“Realtà e prospettive della biblioteca comunale di Gela”, questa è la tesi di laurea che è stata presentata, giovedì 6 dicembre 2008, nel bellissimo Palazzo Albani, prestigiosa sede storica del 500’ della Facoltà di Lettere e Filosofia, dell’Università degli studi “Carlo Bo” di Urbino, dove ha conseguito il titolo accademico, con la laurea specialistica con indirizzo in: “Scienze Archivistiche, Librarie e dell’Informazione Documentaria”, il gelese Lorenzo Raniolo , che ha disquisito sulle nuove prospettive per una possibile realizzazione di una biblioteca comunale a Gela.
Prima di dare parola al neo laureato, il relatore della tesi, prof. Giovanni Di Domenico, ha elogiato la figura del sindaco coraggioso, Rosario Crocetta, in un città come Gela, combattendo la mafia con la speranza è che tale lavoro possa costituire un contributo conoscitivo per l’ideazione di un progetto di una biblioteca avanzata, la cui realizzazione rappresenterebbe un punto di forte qualificazione culturale per il territorio gelese, in cui la cultura non pare esprimersi al massimo delle proprie possibilità. Essa deve rappresentare un'occasione di crescita culturale per la città.
La tesi è stata una ricerca scrupolosa e certosina, non facile, che ha impiegato molto tempo ed un lavoro che è stato molto apprezzato dagli accademici.
Da questo lavoro di analisi è stata elaborata una sintesi dalla quale sono emerse quelle caratteristiche invarianti e quelle linee di tendenza che hanno permesso di dedurre un modello di biblioteca con le attività preminenti e gli ambiti funzionali nei quali deve conseguentemente articolarsi.
I gelesi che frequentano le biblioteche sono circa il 10 % della popolazione. Un dato forse non allarmante, ma nemmeno incoraggiante, anche se in miglioramento soprattutto al centro- nord, secondo recenti indagini.
“Inoltre, la biblioteca deve diventare il "luogo" per eccellenza della formazione sulle tematiche della comunicazione, con una particolare attenzione al personale e agli utenti. A tal fine gli ambiti spaziali dovranno consentire una formazione continua, che tenga il passo degli sviluppi tecnologici.
Su questa base di conoscenza è stato ipotizzato per la biblioteca comunale di Gela, un ruolo che presenti una forte interfaccia con la cittadinanza e sia in grado di svolgere una serie di attività che esaltino questo ruolo”.
Un nuovo locale, ricavato magari da un edificio esistente, adeguatamente ristrutturato, potrebbe consentire di affiancare alle funzioni tradizionali della biblioteca anche quelle di sala studio, luogo d’incontro, spazio per dibattiti con esperti di vari settori, (scrittori, storici locali, professionisti di orientamento professionale per i giovani).
Una struttura idonea per una nuova sede bibliotecaria potrebbero essere le chiese scomunicate come l’ex chiesa di San Nicola da Tolentino situata all’interno del cimitero monumentale, comunicante proprio con l’attuale biblioteca o in caso alternativo, l’ex chiesa S. Rocco e l’ex chiesa San Giovanni, situate in pieno centro storico.
Questa nuova collocazione della biblioteca costituirebbe anche un ulteriore passo avanti verso l’opera di riqualificazione del centro storico, iniziata anni fa con il trasferimento dalla sede del Comune, nello spirito del rinnovamento delle idee e del rispetto della storia e delle tradizioni.
“E’ un passo obbligato se vogliamo che ogni cittadino/utente/turista possa trovare in biblioteca una fotografia dinamica, costantemente aggiornata e multiprospettica della città di Gela e del territorio di riferimento”.
Lorenzo Raniolo, esponente politico della Democrazia Cristiana, iscritto all’ordine dei giornalisti per la Sicilia, dipendente comunale presso la Biblioteca di Gela, è alla sua seconda laurea. Già laureato con il titolo accademico del vecchio ordinamento in Sociologia, e successivamente ha conseguito il Master Universitario di secondo livello in “Cittadinanza Europea e Amministrazioni Pubbliche, presso l’università ROMA Tre.
Dott.Lorenzo Raniolo
Fonte:
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