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Disabili ¨C Un flop il collocamento obbligatorio[/url]
Dall¡¯ultima indagine "Isfol Plus" si ¨¨ appreso che il 13% delle persone disabili ha trovato un¡äoccupazione attraverso i centri provinciali per l¡äimpiego o i servizi. La maggior parte (31%), invece, ha trovato lavoro grazie a parenti, amici e conoscenti oppure grazie ai concorsi pubblici (23%); oltre la met¨¤ dei lavoratori disabili lavora al nord.
Spesso i centri provinciali per l¡äimpiego, per cui passa il collocamento obbligatorio, sono dotati di servizi carenti o di strumenti inadeguati e risulta sempre pi¨´ faticoso per un disabile trovare un posto di lavoro.
Secondo Annalisa Bolognesi del Centro risorse handicap di Bologna, "le sanzioni per le aziende che non rispettano l¡äobbligo di assunzione sono troppo basse e spesso mancano i controlli". In Sicilia, ad esempio, non sono cos¨¬ rari i casi di false assunzioni di persone disabili da parte di imprese che vogliono semplicemente beneficiare delle agevolazioni fiscali.
Difficile ma possibile porre un argine a questo fenomeno: la Regione Lazio, per esempio, ha istituito una sorta di "bollino H" per le aziende pi¨´ attente all¡äinserimento e al consolidamento di personale con disabilit¨¤, oltre a prevedere pi¨´ controlli sul rispetto delle regole che stanno alla base del collocamento mirato.
Ad aggravare ancora di pi¨´ la situazione c¡ä¨¨ la crisi economica che incombe: la legge prevede che la cassa integrazione, le procedure di mobilit¨¤ o di licenziamento collettivo, la riduzione dell¡äorario di lavoro finalizzata a evitare la riduzione di personale e l¡äamministrazione controllata sospendano l¡äobbligo di assunzione delle persone disabili da parte delle aziende.
Nina Daita, responsabile nazionale delle Politiche della disabilit¨¤ del sindacato, denuncia il fatto che ogni giorno, alla Cgil, arrivano circa 15 casi di persone che vengono discriminate, emarginate sul posto di lavoro oppure persone a cui non viene dato nulla da fare solo perch¨¦ hanno un handicap e la situazione va a peggiorare soprattutto quando si tratta di donne.
Fonte: www.consorzioparsifal.it/
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