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Isole Salomone: i salesiani insegnano informatica ai bambini sordomuti
I bambini sordomuti imparano velocemente l’uso del computer e trovano nelle nuove tecnologie una modalità che li aiuta a superare la loro disabilità, a uscire dal proprio io, ad aprirsi al mondo e alla comunicazione con i fratelli e con Dio: è quanto dicono all’Agenzia Fides i Salesiani del “Don Bosco Technical Training Centre” di Honiara, un istituto di formazione professionale frequentato da tanti giovani delle Isole Salomone che imparano una professione e possono così inserirsi nel tessuto sociale dell’arcipelago. L’istituto ha attivato, in particolare corsi speciali di informatica per bambini e ragazzi sordomuti, che non riescono a seguire un normale percorso di istruzione in quanto le scuole non sono attrezzate per poterli accompagnare da vicino nella didattica, e nell’apprendimento. Grazie alla disponibilità di alcuni Salesiani, come p. Ambrose Pereira, direttore delle Comunicazioni sociali della Chiesa delle Salomone, e suor Anna Maria Gervasoni, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, nonché di alcuni volontari laici, un gruppo di 27 ragazzi ha potuto seguire lezioni di informatica e sull’uso del personal computer. “I risultati ottenuti – hanno detto gli insegnanti – sono stati strabilianti: i ragazzi apprendono velocemente ed hanno mostrato qualità tecniche e artistiche inaspettate”. La Chiesa delle Salomone è fortemente impegnata nel campo dell’istruzione, e ritiene il suo impegno educativo, specialmente in favore di ragazzi di famiglie svantaggiate, essenziale per la propria missione. (V.V.)
Fonte: www.oecumene.radiovaticana.org/it
INDIA: VIOLENTAVANO DISABILI
(ANSA) - NEW DELHI, 19 MAR - Quattro insegnanti di una scuola per studenti disabili di Shimla (sono stati arrestati nelle ultime ore . Gli arresti dopo che sei giovanette sordomute o mentalmente labili, di umili origini, hanno denunciato di essere sottoposte da un anno a ripetute violenze sessuali. La polizia ha saputo casualmente che nell'istituto, gestito da una organizzazione non governativa,un gruppo di allieve veniva regolarmente sottoposte a vessazioni sessuali da quattro insegnanti.
Legge 104/92: in caso di handicap grave non è necessaria la conferma del giudizio
Nel caso in cui la Commissione medica istituita presso la ASL emetta un giudizio di handicap grave di natura permanente o rivedibile con indicazione della data in cui il disabile dovrà essere sottoposto nuovamente a visita, non è richiesta annualmente dall'Amministrazione alcuna conferma del giudizio, essendo sufficiente l'obbligo assunto dal richiedente all'atto della concessione dei benefici previsti dalla Legge n. 104/1992 e successive modifiche di dichiarare prontamente all'Amministrazione ogni eventuale rettifica, modifica o revoca del giudizio, nonchè il venir meno delle condizioni per la fruizione dei benefici previsti della Legge n. 104/1992 e successive modifiche.- Fonte
Pensioni di invalidità, numeri da sud Italia Frabetti:"Tanti ricorsi sono stati accolti negli ultimi
Pistoia è fra le prime venti province con più elevato tasso di pensioni di invalidità: i beneficiari sono 47,7 ogni mille abitanti, a fronte di una media nazionale di 36,5. Un numero, quello totale, che si scopre essere il più alto dell’intero centro-nord rispetto alla popolazione Pistoia, 17 marzo 2009 - Anche i pistoiesi saranno interessati alla verifica straordinaria sulle pensioni di invalidità. Il piano predisposto dall’Istituto della previdenza sociale in attuazione di una legge nazionale contro i 'falsi malati', riguarderà una bella fetta delle persone che ad oggi beneficiano dell’assegno che spetta a chi è affetto da infermità fisica o mentale, tanto che l’Inps di Pistoia si dovrà avvalere dell’ausilio di medici esterni. Gli interessati riceveranno una raccomandata con ricevuta di ritorno che li convoca per una nuova visita che sarà effettuata dalle commissioni mediche presso il centro medico-legale Inps della provincia di residenza. L’operazione dovrebbe scattare a breve. In Italia, il maxi-piano di verifiche sulle invalidità che va sotto il nome di 'Inver200' metterà sotto la lente quasi il 10% dei 2,1 milioni di invalidi civili totali o parziali che ogni mese ricevono in media 450 euro fra pensione ed indennità. Stando a quanto scritto ieri da Il sole 24 ore, nella nostra provincia, i controlli dovrebbero invece riguardare il 9,9% delle 13 mila 712 persone che attualmente favoriscono delle erogazioni dell’Inps (740 sono i ciechi, 11 i sordomuti, 11 mila 320 gli invalidi totali, mille 541 quelli parziali con un importo medio complessivo dell’assegno di 461,68 euro). Un numero, quello totale, che si scopre essere il più alto dell’intero centro-nord rispetto alla popolazione. A Pistoia, i beneficiari di pensioni di invalidità sono 47,7 ogni mille abitanti, a fronte di una media nazionale di 36,5. A livello italiano, la parte del leone è rappresentata dalla Sardegna delle miniere, con Nuoro, Sassari, Oristano e Carbonia sopra quota 63. Occupando la 18esima posizione, Pistoia si distanzia però nettamente dalle altre toscane, avvicinandosi più a Nuoro che a Firenze 85esima con 29,6 beneficiari su mille abitanti. Massa è 22esima, Grosseto 23esima, Lucca 30esima. Le restanti affollano le zone della classifica dove le elargizioni sono meno generose. Ma perché è così alto il numero delle pensioni di invalidità nella nostra provincia? A cosa è dovuto? Il direttore dell’Istituto di previdenza sociale di Pistoia, Valerio Frabetti avanza soltanto alcune ipotesi. "Difficile - argomenta - dare una spiegazione esauriente. Da una parte, bisogna considerare che l’età media della popolazione toscana e di quella pistoiese in particolare, è piuttosto elevata. Di conseguenza, il rischio invalidità aumenta sensibilmente rispetto ad altre zone del territorio nazionale". Un dato che non spiega però le differenze rispetto alle altre province toscane e che spinge il direttore Inps a guardare a quanto accaduto negli ultimi anni sul versante dei ricorsi. "Negli anni scorsi - ricorda - abbiamo avuto un contenzioso piuttosto consistente. Ben 450 persone si erano rivolte al giudice per appellarsi contro il rifiuto alla loro richiesta di pensione. La percentuale di accoglimento è stata piuttosto alta: anche questo potrebbe aver, almeno in parte, inciso. Negli anni passati - continua Frabetti - abbiamo riscontrato una litigiosità notevole che per fortuna negli ultimi due anni si è attenuata". Il ragionamento sembrerebbe essere confermato dal dato che per la provincia evidenzia un incremento del 27,4% delle pensioni di invalidità elargite nel 2008 rispetto al 2004. In questo caso la percentuale è inferiore alla media nazionale (pari al 28,4%) ma comunque rilevante. Da sottolineare comunque che incrementi e peso percentuale degli invalidi civili sono soltanto alcuni dei criteri che hanno orientato l’attenzione degli ideatori della verifiche, insospettiti da impennate record anche in insospettabili città del nord. – Fonte: ENS Lombardia
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