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Strano ma vero: Cosa non si mangia a tavola…
Non sempre sono gli animali che mordono l’uomo, a tavola e’ l’uomo che spesso morde cani, vermi, ragni scorpioni… In molti Paesi non Occidentali le abitudini culinarie prevedono pasti a base di scorpioni fritti (a Singapore, per esempio), cani (in Cina la loro carne e’ molto apprezzata), insetti di tutti i tipi (alcuni hanno un delizioso sapore di cioccolato), tarantole (in Venezuela, dove hanno scoperto che il loro veleno non e’ pericoloso se ingerito), topi e vermi (che contengono piu’ proteine del pollo e del tonno) e persino iguana (considerate in Amazzonia una leccornia).
Curiosità: 2012 Fine Del Mondo
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Chi ha inventato la scuola ?
Fino al ’700 la scuola – parlo di quella italiana – non era obbligatoria e, essendo nata all’ombra dei monasteri e delle cattedrali, veniva quasi sempre affidata ai religiosi. Nel periodo napoleonico, secondo gli ideali diffusi dalla Rivoluzione francese (liberté, egalité, fraternité), si affermò il principio che la scuola doveva essere laica e gratuita: così nacquero il Liceo e le prime Scuole popolari, dove s’insegnava a leggere, scrivere e far di conto.
Le fedi nuziali
L’usanza di portare la fede all’anulare sinistro risale addirittura all’epoca degli antichi Egizi. Essi credevano infatti di aver individuato una vena che, partendo dall’anulare sinistro, arrivasse fino al cuore: lungo questa vena pensavano che corressero i sentimenti.
“Legare” l’anulare significava quindi garantirsi la fedeltà.
Per incoronare e sigillare l ‘unione tra gli sposi già gli antichi Romani si scambiavano anelli di ferro, per l’antica legge ebraica le fedi avevano ancor più importanza, infatti ritenevano che solo lo scambio di questi anelli fosse sufficiente a rendere legale il matrimonio.
Nel Medioevo, quando non aveva ancora preso totalmente piede lo scambio degli anelli, la “fede” era di grande fattura e di pari preziosità, spesso lo sposo inanellava la sposa con tre anelli.
In alcune regioni d’Italia è anche chiamata “vera”, termine veneto-slavo, che significa fedeltà, all’interno si è soliti incidere la data del matrimonio ed il nome della Sposa in quella di lui ed il nome dello Sposo in quella di lei.
La tradizione vuole che sia lo Sposo a pagarle ed a conservarle fino al momento dello scambio, ma spesso sono i testimoni a regalarle.
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