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Salute: dal 2010 il certificato di malattia si invia on line
Tempi più rapidi per l’invio del certificato medico all’Inps in caso di malattia: dal 1° gennaio 2010 infatti, sarà il medico, e non più il lavoratore, a spedire, solo per via telematica, il documento che attesta la malattia del lavoratore. E’ quanto previsto dalla legge numero 311 del 30 dicembre 2004, cioè la legge finanziaria 2005, un provvedimento che entra in vigore con il decreto attuativo della riforma nella Pa ad opera del Ministro per la funzione pubblica e l’innovazione Renato Brunetta. Una volta ricevuto il certificato di malattia, l’Inps invierà il documento, sempre attraverso il web, al datore di lavoro o all’amministrazione di appartenenza del lavoratore. Ricordiamo che attualmente è quest’ultimo che deve farsi rilasciare il certificato in forma cartacea e in duplice copia dal medico curante e presentarlo o inviarlo, entro due giorni dal rilascio, al datore di lavoro e all’istituto di previdenza – Fonte: Intrage.it
Influenza A: gli italiani non cedono ad ingiustificate paure
La maggioranza degli italiani non ha paura dell’influenza A. E’ quanto emerge dall’indagine periodica del Monitor Biomedico del Censis, che rileva il punto di vista del Paese nei confronti dei rischi della pandemia: il 61% degli italiani dichiara di non aver nessun timore, nonostante i picchi di allarme dell’ultimo mese. La ricerca evidenzia le categorie meno preoccupate: gli uomini (68,1%), i laureati (74,4%), i giovani (65%), i residenti del Nord-Est (74,5%) e del Nord Ovest (66%), gli abitanti dei comuni più piccoli (64,4%). Ecco le loro motivazioni: per il 37% la paura è stata gonfiata dai media, mentre il 24% considera le nostre cure sanitarie perfettamente adeguate a contrastare il diffondersi della pandemia. – Fonte: Intrage.it
Istat: Belpaese, la famiglia resta pilastro della società
La famiglia si conferma un punto di riferimento insostituibile della società italiana. Dalla ricerca "La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita nel 2009", realizzata dall’Istat, emerge che il 90,1% degli italiani è appagato dalle proprie relazioni familiari, un livello di gradimento che non si riscontra in nessun’altra dimensione della vita dei cittadini, cioè relazioni amicali (di cui è soddisfatto l’82,4%), stato di salute (79,7%), lavoro (75,3%), tempo libero (63,9%). Per quanto riguarda la soddisfazione della situazione economica familiare, da segnalare che, pur di fronte ad un anno difficile, la percentuale di nuclei che giudica invariata la propria disponibilità finanziaria rimane la stessa dell’anno precedente; sono in calo invece le famiglie che reputano peggiorato il proprio budget rispetto all’anno precedente (-4%). – Fonte: Intrage.it
Comunicare in rete: posta elettronica, come usarla al meglio
La posta elettronica è uno degli strumenti più usati assieme al telefono cellulare per comunicare in tempi brevissimi. Qualche consiglio utile per usarla al meglio. Impostare una password sicura per l’accesso al nostro account. Diffidare dalle mail sconosciute e sospette: in questi casi è bene non rispondere con dati personali e neppure aprire allegati non certi e link contenuti nel testo della mail. Usare un software anti spam. Dal punto di vista della netiquette, ossia del galateo da usare in rete, è bene non alimentare e diffondere le catene di Sant’Antonio; non allegare alle mail file troppo pesanti per non intasare le caselle altrui. Usare solo se necessario l’opzione posta prioritaria, indicata di solito con un punto esclamativo. Non usare il maiuscolo perché è come urlare in faccia al destinatario. E non mandare l’intero indirizzario del tuo pc. Quando s’inoltra una mail non è "buona educazione" mostrare l’intera lista degli indirizzi a cui si è spedita. Si può fare solo in alcune occasioni particolari, quando ad esempio si vuole mostrare volontariamente chi sta partecipando alla "conversazione" di gruppo via e mail. – Fonte: Intrage.it
Come leggere la busta paga
Cerchiamo di capire le varie voci che compongono la busta paga. All’interno del documento compaiono mensilmente gli elementi che corrispondono agli obblighi che il datore di lavoro deve assolvere.
La retribuzione
che il lavoratore percepisce ogni mese è costituita da una parte fissa ed una variabile. Il fisso dello stipendio è costituito dalla paga base o minimo tabellare o minimo contrattuale. E’ in sostanza il livello minimo di trattamento economico stabilito per ogni categoria dai Contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl). A queste voci si aggiunge inoltre il superminimo, quota di retribuzione che viene versata al lavoratore in aggiunta alla paga base e alla contingenza.
La parte variabile è formata invece da elementi che variano nei diversi mesi dell’anno come gli importi dovuti a straordinari, ad assegni familiari, e alle indennità, calcolate in genere come percentuale rispetto al minimo tabellare o in misura fissa. Della parte variabile fanno parte anche la tredicesima e talvolta la quattordicesima mensilità.
Le tasse
Per quanto riguarda l’importo da versare allo Stato per il pagamento dell’Irpef, tale somma viene calcolata attraverso l’applicazione di una serie di scaglioni di reddito e le relative percentuali di tassazione (aliquote) sull’importo composto dalla retribuzione lorda, in base alle addizionali comunali e regionali, detratte le ritenute previdenziali e gli assegni familiari.
I contributi previdenziali
Altro elemento della busta paga è quello relativo alle trattenute ai fini della pensione. Per i lavoratori di aziende private, per gli artigiani, i commercianti, l’ente che si occupa in materia di pensioni è l’Inps, a cui il datore di lavoro deve versare mensilmente una quota, trattenuta dalla busta paga, per ogni persona alle sue dipendenze. Un altro ente cui si versano i contributi è l’Inail, la cui quota, a carico del datore di lavoro, viene calcolata sulla base dell’effettiva pericolosità e rischio della mansione ricoperta.
Con la riforma della previdenza complementare la voce "Accantonamento Tfr spettante" non compare più sulla busta paga. Ma il lavoratore può in qualsiasi momento richiedere al suo datore di lavoro il Tfr maturato. Il Tfr, inoltre, è consultabile sull’ultima busta paga e in sede di conguaglio fiscale, effettuato a gennaio dell’anno successivo.
Fonte: Intrage.it
I servizi delle nuove farmacie
Dall'assistenza domiciliare alle analisi dalle prenotazione delle visite ai referti
Nuovi compiti per le farmacie e nuovi servizi per il cittadino, dall'assistenza domiciliare alle analisi, dalla prenotazione delle prestazioni specialistiche al ritiro dei referti. E' stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che attua la delega prevista dall’articolo 11 della legge n.69 del 2009, e individua tra i servizi che da ora in poi le farmacie saranno tenute a prestare: la partecipazione all’assistenza domiciliare; la possibilità di prenotazione in farmacia di visite ed esami specialistici presso le strutture pubbliche e private convenzionate, compreso il pagamento dei relativi oneri ed il ritiro dei referti. Prevista poi la collaborazione ai programmi di educazione sanitaria, della popolazione, la realizzazione o la partecipazione a campagne di prevenzione anche effettuando analisi di laboratorio. Inoltre il decreto prevede la consegna nelle farmacie rurali dei medicinali; la preparazione e la consegna delle miscele per la nutrizione artificiale e dei medicinali antidolorifici; la dispensazione per conto delle strutture sanitarie dei farmaci a distribuzione diretta; la messa a disposizione di infermieri e fisioterapisti per prestazioni a domicilio; l'erogazione di servizi di tipo infermieristico e la possibilità che la farmacia sia fornita di defibrillatore. La fornitura di questis ervizi, però, non è obbligatoria ma a discrezione del titolare della farmacia. (10 novembre 2009) Fonte: Kataweb.it
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