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SCUOLA. Genitori e insegnanti in prima linea, questa mattina 4 giugno, al parco Ferrari. Si farà tappa anche all’Arcivescovado
Istituto Pellegrini, un corteo per evitare la chiusura
Il Codacons: «A rischio la didattica per gli alunni sordomuti». E il cda dell’istituto replica: «Mancano i fondi»
Una manifestazione aperta a tutti per salvare l’istituto per sordomuti «Tommaso Pellegrini» di Strada Contrada.
Ad organizzare il corteo, che dal parco Ferrari arriverà fino alla sede dell’Arcidiocesi e in piazza grande, sono stati i genitori degli alunni e gli insegnanti. Il ritrovo è previsto per le 9,30 all’angolo tra via Emilia e viale Italia. Alla base della protesta, alla quale parteciperà anche il Codacons di Modena che inizierà una raccolta firme, c’è la volontà di famiglie e docenti di impedire la chiusura di questa struttura al termine dell’anno scolastico.
«In tutta questa vicenda - afferma il vice presidente regionale del Codacons Fabio Galli che ha partecipato, nei giorni scorsi, a un’assemblea organizzata dai genitori dei bambini che frequentano questo istituto - i veri sordi appaiono i dirigenti. A molti, infatti, sembra che la scelta di chiudere il Pellegrini non sia solo dovuta alle difficoltà economiche in cui versa l’istituto. Il Consiglio d'amministrazione della scuola è composto da un membro nominato dal Comune, uno dalla Provincia,uno dal provveditorato ed uno dalla Curia.
Sarebbe il caso che tutti e tre prendessero una posizione chiara». Sul tema è intervenuto anche il capogruppo di Modenacinquestelle. it Vittorio Ballestrazzi che ha presentato un ’interrogazione rivolta al sindaco Giorgio Pighi.
«Per la città sarebbe una perdita grandissima - sostiene il consigliere - se l’istituto Pellegrini chiudesse davvero, è necessario che Comune e Provincia intervengano.
E lo stesso dovrebbe fare la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Per questo chiedo al sindaco che si faccia portavoce presso la Fondazione affinché sostenga economicamente l’istituto». Ieri ha poi preso la parola anche il consiglio di amministrazione del «Tommaso Pellegrini» che, in risposta alle famiglie, ha spiegato che «la funzione istituzionale di formazione, integrazione e assistenza a bambini
sordomuti non è mai stata messa in discussione e mai lo potrà essere ». «La scuola elementare
- spiega il Consiglio in una nota - soffre delle rilevanti difficoltà economiche dell’istituto. I servizi
offerti ai 95 bambini hanno costi sostenuti, pari a circa 806mila euro e ricavi totali di circa 342mila euro. Ai costi concorrono anche vincoli tecnici. Il disavanzo cumulato degli ultimi 5 anni ha superato
un milione di euro con tendenza al peggioramento. Fino ad ora al disavanzo si è fatto fronte con i proventi derivanti dalla dismissione di patrimonio, ma nel 2011 anche questa possibilità di esaurirà. Si stanno valutando tutte le soluzioni possibili e queste saranno presentate ai genitori in un’assemblea in programma lunedì sera».
Fonte: http://linformazione.e-tv.it/archivio//20110604/10_MO0406.pdf
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