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La Protesta Silenziosa
Rabbia e incomprensione, questa è stata una piccola manifestazione di Sordi per l’interesse della nostra categoria che purtroppo per una circostanza non chiarita tutti noi non abbiamo potuto condividere bene la gravita dell’Ente Nazionale Sordi. Quella pacifica protesta si è svolta il venerdì del 5 ottobre 2012 davanti alla Prefettura di Verona, in Piazza Dante alla presenza dell’Associazione Sordi Antonio Provolo, Associazione Sordi Basso Veronese, Associazione Non Udenti Provolo, Associazione Sordi di Trento e Rovereto e la Federazione Nazionale Sordi. Tuttavia l’Associazione Sordi Antonio Provolo è la vera cassa di risonanza in genere per noi Sordi che da anni si dibatte contro l’Ente Nazionale Sordi sugli scandali che perpetra attraverso coperture di debiti, di rappresaglie, allusive promesse ed assenze nelle indecenze che commettono i preti pedofili negli istituti dei sordomuti in modo particolare al celebre “Provolo”. Il punto culminante della protesta è stato per l’aggravamento del debito dell’ENS che ha toccato l’iperbolica cifra di oltre 12 milioni di euro (25 miliardi di lire vecchie) attraverso spese allegre, missioni private, acquisti non mirati, ecc. Quella “silenziosa” ribellione dalla piazza di Verona s’è spostata alla prefettura con i delegati dirigenti rappresentati dalle Associazioni presenti. La motivazione della presenza delle ribelle associazioni è presto detto che prima la maggior parte erano tesserati dell’ENS poi passati all’altra sponda non per esigenze di gusto ma per le negative iniziative e pessime gestioni che operano i dirigenti dell’Ente e che purtroppo molti suoi soci chi per rappresaglia o chi per forza acconsentono tacitamente le decisioni superiori…anche se qualcuno di loro sparlano altrove del suo ENS. L’ENS come figura istituzionale e rappresentanza per noi sordi italiani ci doveva dare almeno esempio di lealtà ed anche un pizzico di sacrifici con le mansioni che operano gratuitamente i vertici, invece nel sobbarcare debiti su debiti. Si spera che i soci dovrebbero almeno ribellarsi e trovare la vecchia via di fraterna unione in prossimitiva dei suoi 80 anni di fondazione altrimenti quello storico ENS si troverà definitivamente in un binario senza ritorno…
Del Grosso Giuseppe
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