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BUONE NOTIZIE – Missione cristiana per la diffusione dell’Evangelo
Testimonianza di Anna Iodice, interprete LIS
L’ISOLA DEI SORDI
Circa 10 anni fa Dio mise nel mio cuore il desiderio di parlare ai sordi. Nella mia famiglia non ci sono sordi ed io non conoscevo nessun sordo. Un giorno, mentre facevo la scuola domenicale per i bambini della mia chiesa, arrivò un bambino francese, ed io parlando con una sorella le dissi: “Si, possiamo fare la traduzione per questo bambino francese; anche se venisse un bambino inglese potremmo farla pure. Ma se venisse un bambino sordo?” Questo pensiero toccò il mio cuore e quando tornai a casa cominciai a pregare e a parlare con Dio di questo argomento. In quella stanza Dio mi parlava e mi diceva: “Nella chiesa tu non vedrai bambini sordi perché non ci sono credenti sordi.” Allora ho chiesto: “Perché non ci sono credenti sordi?” La risposta fu: “Perché nessuno evangelizza i sordi”. Ho continuato a pregare presentando al Signore la situazione dei sordi. E il Signore cominciò a illuminare la mia mente ed io cominciai a pensare all’Italia. Dio mi mostrava che l’Italia ha due grandi isole, la Sicilia e la Sardegna. E Dio mi diceva: “Guarda che in Italia c’è un’altra grande isola: l’isola dei sordi. Lì abita un popolo che non può essere raggiunto con la televisione, né con la radio, né con le nostre tende evangelistiche”. Ed io chiesi al Signore: “Come si fa a raggiungere questo popolo?” E Dio mi disse: “Dovete andare e imparare la loro cultura e il loro linguaggio.” Io presi a cuore questa cosa ma non conoscevo niente dei sordi. Ho cominciato a cercare un Istituto, ho iniziato a frequentare e ho scoperto che i sordi non solo hanno un linguaggio particolare (la lingua dei segni), ma hanno anche una vera e propria cultura. Lì la mia vita è cambiata perché sono venuta a conoscenza di un mondo parallelo al mio e soprattutto ho notato con grande dispiacere che nelle nostre chiese non si faceva nulla per i sordi. Ho pianto tanto soffrendo per questa situazione, per anni, perché non avevo nessun sostegno e non c’era nessuno che potesse incoraggiarmi. Una sera, nello scoraggiamento più totale, piangevo e dicevo: “Signore, mi dispiace, io ho messo tutta la mia buona volontà, sono andata, ho cercato un istituto, ma non so da dove cominciare”. Accesi il computer, e con mia grande sorpresa, trovai un sito dedicato all’evangelizzazione dei sordi. Lì trovai un numero telefonico e telefonai al responsabile del sito, il quale cominciò a darmi un incoraggiamento meraviglioso. In quel periodo io abitavo a Torino e questo fratello dalla Sicilia incoraggiava me che ero a Torino, e lo faceva con insistenza. Il suo aiuto è stato importante per la mia vita spirituale in questo campo perché senza il suo sostegno per me era impossibile andare avanti. Lui mi ha incoraggiato proprio nel momento in cui volevo lasciare tutto. Io dicevo: “Non posso fare niente, non so segnare, non ho nessuno che mi insegna, non ho nessuno sordo con cui posso parlare.” Invece il Signore a poco a poco mi ha mostrato la sua gloria. Mi ha fatto incontrare dei credenti sordi della Toscana e così ho incominciato questo cammino di fede. Voglio raccontare un’esperienza che ho fatto con i sordi. Quando sono entrata in questo meraviglioso mondo, io che ero cresciuta in una chiesa cristiana evangelica, io dicevo al Signore: “Come faccio a testimoniare ai sordi di Te? Quando leggo il salmo 139 e dico: Signore, Tu mi hai fatto in un modo meraviglioso e stupendo, e ti dico grazie perché Tu mi hai fatto in un modo meraviglioso: ci vedo, sento, parlo. Ma un sordo, come può dire questo?” Allora il Signore mi ha dato una grande lezione. Un giorno che mi trovavo all’ENS (ente nazionale sordi) per frequentare il corso di lingua dei segni, il Signore mi faceva guardare verso la mia insegnante sorda. Dio mi diceva: “Osservala! Tu saresti capace di fare quello che fa lei?” Io risposi: “Assolutamente no!” Il Signore mi fece capire: ”Anna, nel momento in cui uno dei tuoi sensi (udito, vista o altro) non dovesse funzionare più, il tuo corpo funzionerà in una maniera che tu nemmeno puoi immaginare perché Io vi ho fatto in un modo meraviglioso.” E lì il Signore mi ha trasformato, ha trasformato il mio pensiero, ha trasformato i miei limiti e mi ha fatto vedere che Lui non ha limiti e che la comunicazione è qualcosa che Lui mette in ognuno di noi. Il dono più grande che abbiamo ricevuto è proprio quello di comunicare, Lui ce lo ha dato e noi dobbiamo metterlo a disposizione di tutti quelli che ne hanno bisogno. Il Signore mi ha fatto comprendere che se noi vogliamo raggiungere i sordi col messaggio della Sua Parola, dobbiamo imparare il modo di vivere dei sordi, il loro linguaggio e la loro cultura; solo così potremo entrare in stretto contatto con loro. Vi garantisco che il mondo dei sordi è meraviglioso e io ringrazio il Signore perché mi ha fatto vedere tante cose meravigliose in questi ultimi cinque anni della mia vita nei quali mi sono dedicata a servire Dio in questo straordinario campo. (tratta dal convegno dedicato ai sordi tenuto a Belmonte Mezzagno il 31/03/2012)
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